La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana
La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana

La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana

Questo libro affronta il tema dei crimini partigiani, o meglio, delle narrazioni su presunti «crimini partigiani» il cui scopo è denigrare la lotta al nazifascismo. Lo fa concentrandosi sul “caso” Giuseppina Ghersi, adolescente uccisa a Savona nell’aprile 1945.
Per decenni trascurata dagli stessi neofascisti, nel nuovo secolo la morte di Giuseppina è diventata un leitmotiv della destra ligure, col tempo arricchendosi di dettagli sempre più macabri. La storia era ormai splatter quando nel 2017 i media nazionali l’hanno ripresa e diffusa senza alcuna verifica.
Per stabilire la verità storica Nicoletta Bourbaki ha avviato un lungo lavoro di ricerca negli archivi, sopralluoghi, raffronto di documenti e testimonianze.

Va detto subito: la storia della «bambina vittima dei partigiani-mostri» è falsa in quasi ogni suo elemento, a cominciare dal mai esistito «tema dedicato al duce», che da solo avrebbe scatenato l’odio dei «rossi».
Testimonianze diverse, anche inaspettate, indicano in Giuseppina una nota e per certi versi dichiarata spia fascista, intenta a minacciare cittadini, protetta da marò e brigate nere. Anche i suoi genitori erano disprezzati, perché compromessi col regime, per gli exploit della figlia e perché ostentavano privilegi.
Sul caso Ghersi, spiega il libro, non pesò alcuna «congiura del silenzio». Vi furono inchieste e processi, nei cui atti i dettagli horror cari ai fascisti non trovano riscontro, come non lo trova l’accusa più infamante, quella di stupro.
Indagando, Nicoletta si è imbattuta in un altro «crimine partigiano», anch’esso ambientato in Liguria: l’«eccidio di Monte Manfrei».
Due casi intriganti perché emblematici. Smontandoli, vediamo come funziona la macchina delle storie antipartigiane, e come nell’attuale infosfera tali storie diventino virali.


Nicoletta Bourbaki 
è un gruppo di lavoro sul revisionismo storiografico in rete e sulle false notizie a tema storico, nato nel 2012 durante una discussione su Giap, il blog di Wu Ming. Ne fanno parte storici, ricercatori di varie discipline, scrittori, attivisti e semplici appassionati di storia. Il nome allude al collettivo di matematici noto con lo pseudonimo Nicolas Bourbaki attivo in Francia dagli anni trenta agli anni ottanta del ventesimo secolo.

Presenterà e modererà l’incontro lo storico Federico Simonelli.

Evento organizzato e promosso da Arci Dallò e Anpi Alto Mantovano.

Evento rivolto all3 soc3 Arci.
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1 anno fa
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