Venerdì 8 settembre torniamo in piazza, come ogni 8 del mese. Vogliamo stringerci ancora una volta attorno allə vittimə della violenza patriarcale e ricordare, insieme, chi non è sopravvissutə alla sua ferocia.
Quest’estate più che mai, la violenza patriarcale ha mostrato il suo volto più cruento: femminicidi, stupri e aggressioni hanno riempito tg, talk-show e quotidiani. Si è alzato il sipario sulla realtà di oppressione, sfruttamento e violenza che viviamo ogni giorno, contro cui lottiamo ogni istante. Ma non è bastato a cambiare la prospettiva sul problema. Le sentenze oscene, la violenza dei social, gli spostamenti di piano della politica e l’infittirsi di narrazioni mediatiche voyeristiche, colpevolizzanti, incapaci di nominare le cose per quel che sono, ce lo dimostrano.
La violenza di genere è trattata sempre più come un mero problema di ordine pubblico e le responsabilità e le conseguenze più pesanti ricadono sempre e solo sullə vittimə.
⚧️ Continueremo ad alzare la voce contro tutto questo, a ribellarci, a nominare con il giusto nome la matrice di questo orrore: si chiama violenza patriarcale, è strutturale, e non sono “lupi” ad agirla, ma uomini.
Ci vediamo in piazza.
Con amore e rabbia